mercoledì 19 ottobre 2011

fare il sesso per la prima volta


Il primo amore non si scorda mai. Perché? Perché col primo amore si esce dal mondo dell'adolescenza e si entra in quello degli adulti. L'adolescente cioè smette di pensare unicamente a se stesso e comincia a pensarsi insieme a un'altra persona. Tutte le canzoni di Mogol-Battisti sono un esempio bellissimo di questo travaglio.

Generalmente il maschio avverte la cosa più dal punto di vista del sesso che dell'amore vero e proprio. Non così è per le ragazze, che provano insieme felicità e angoscia. Le ragazze cioè hanno più dei maschi la percezione della irreversibilità di quella azione e, per questa ragione, tendono ad assumersi maggiori responsabilità nella prosecuzione del rapporto di coppia. Il maschio fa più fatica ad uscire dalla sua condizione di adolescente (e quando non vi riesce il rapporto va in frantumi).
Che cosa ricordi di aver provato?
QUANDO SI DECIDE DI FARLO?
L'adolescente può discutere con gli adulti molte scelte che riguardano la sua vita sociale, ma non discuterà mai quella del giorno in cui realizzare il proprio debutto sessuale. Spesso anzi questa decisione viene presa contro il parere dei genitori.
E' proprio la forza di questa decisione e la grandezza di questo segreto che lo aiuteranno a staccare il cordone ombelicale che ancora lo lega ai propri genitori. Gli adulti, in questo senso, devono rassegnarsi, altrimenti rischiano di perdere ancor più la fiducia dei propri figli.
I genitori possono conoscere l'età in cui avviene la prima volta e possono anche intuire le condizioni in cui avviene, ma non sanno nulla sulla qualità di questo debutto, sui sentimenti che lo accompagnano e lo ispirano, sui conflitti che suscita o che risolve.
D'altra parte questo debutto ha bisogno dell'isolamento, della lontananza dai genitori. Non a caso esso avviene in contesti molto diversi dalla quotidianità della vita domestica (vacanze, assenza dei genitori ecc.). E questo nonostante che oggi i controlli e i divieti siano molto diminuiti rispetto al passato.
COME FARLO NEL MODO MIGLIORE?
Il debutto sessuale è un momento importante nella vita di un adolescente. Occorre quindi che sia preparato nel migliore dei modi. Soprattutto non deve essere vissuto come sfida ai genitori o per la paura del giudizio altrui. Bisognerebbe farlo solo quando si vive una relazione d'amore con un'altra persona, come segno di un amore che già esiste.
LUI
Per il maschio la prima volta ha significati meno sentimentali di quanti ne abbia per la ragazza, ma questo è un difetto della nostra società maschilista, basata sull'istinto, sull'uso della forza, sul piacere sessuale fine a se stesso.
In questo senso, per il ragazzo spesso appare come una prova della propria virilità. Ecco perché il debutto sessuale può anche avvenire fuori dal rapporto d'amore con un partner fisso.
Sarebbe bene invece che il giovane raggiungesse alcune certezze affettive, prima di concedersi al debutto sessuale.
Queste certezze non riguardano solo la sua capacità di corteggiamento, di seduzione della persona amata (capacità che deve essere sincera, appassionata, non aggressiva), ma riguardano anche l'esigenza, da parte dell'adolescente di considerare la partner come la propria compagna di vita. E questo non è un obiettivo che si possa raggiungere facilmente.
LEI
Per la ragazza il debutto sessuale deve servire anzitutto a convincerla che si rafforzerà il suo rapporto col partner.
La ragazza deve sentirsi capace di attrarre a sé il maschio, ma anche di sottrarlo dal desiderio di altre donne. La ragazza ha bisogno di sicurezze, anche perché sa di correre più rischi del ragazzo (p.es. gravidanza indesiderata, giudizio degli altri...).
L'immagine della madre ha molta influenza sulla sua decisione: sia perché la ragazza spera sempre (anche se non vi riesce) che la madre accetti volentieri, con tranquillità, questo momento; sia perché la ragazza riproduce nei confronti del partner quel rapporto materno che la madre generalmente ha coi propri figli (rapporto che spesso dà abbastanza fastidio al ragazzo, in quanto non lo aiuta a diventare adulto).
QUALI SONO LE STRATEGIE DELLA SEDUZIONE?
Oggi, come noto, si è molto meno formali e convenzionali di ieri. Spesso è la capacità di sorprendere che ha maggiore fascino. Per conquistare il partner bisogna soprattutto dedicargli del tempo, prevenire qualche suo desiderio.
Esistono tre forme fondamentali di seduzione:
1. colpo di fulmine, provocato da una seduzione improvvisa, involontaria, dove giocano un ruolo determinante il fascino, il ruolo sociale, il modo di presentarsi;
2. seduzione volontaria, di risposta, che può scattare quando uno nota l'altro, cerca di attirarne l'attenzione e riceve, a sua volta, messaggi di attenzione;
3. seduzione di mantenimento, quella dei piccoli atti quotidiani, ma anche quella del temporaneo allontanamento dal partner, per farsi desiderare di più.
SONO NECESSARIE LE PAROLE?
Sì, soprattutto quelle di apprezzamento, di conferma. Si può anche contraddire o ironizzare, ma si deve sapere se il partner l'accetta o no.
La dichiarazione è entrata in disuso, sostituita dai primi contatti fisici o dal primo bacio.
Spesso è lui a dire per primo che vuole farlo, ma non è raro trovare una ragazza che faccia il primo passo.
Più delle parole, comunque, sono necessarie le azioni: un sorriso, un saluto, un augurio, un regalo, un piccolo sacrificio per il bene del partner, la difesa del partner dalle critiche altrui, il rispetto della parola data o della confidenza ricevuta.
E QUANDO SI E' TIMIDI QUALE STRATEGIA USARE?
I timidi spesso lanciano segnali contraddittori dei propri sentimenti, che lasciano confusi, incerti. Il timido infatti non si sa esprimere e appare diverso da quello che è.
Quale consigli dare loro?
1. Anzitutto fare attenzione ai possibili concorrenti, al fine di non sopravvalutare le proprie forze e non ricevere delusioni.
2. Nell'approccio cercare di essere cordiali, misurati, nella convinzione che ciò può attirare il partner più della fermezza e decisione, che spesso oggi sono sinonimo di arroganza e presunzione.
3. Stare attenti ai segnali del partner: non bisogna perdere le occasioni.
4. Non vergognarsi della propria timidezza. Non tentare di fingersi disinvolti.
5. Sdrammatizzare il proprio problema, corteggiando il partner con ironia, in modo evidente.
6. Farsi desiderare: non si deve essere assillanti e più preoccupati del necessario, quando si vuole avere successo in questo frangente.
7. Bisogna pensare che può anche essere il partner a fare il primo passo.

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